Mantiene il secondo posto a pari punti col Milan accorciando allo stesso tempo sull’Inter (con una partita in meno) il Napoli di Spalletti risultato vincitore di una lunghissima sda contro il Venezia. E protagonista del match è sicuramente stato Victor Osimhen, tornato non solo al gol ma anche titolare per la prima volta dopo l’intervento al volto.
Durante la prima frazione di gioco, nonostante diversi tentativi di trovare il vantaggio, il risultato è rimasto sullo 0-0. Dopo aver colpito un palo quasi allo scoccare della mezz’ora, nalmente al 14’ del secondo tempo proprio Osimhen ha messo dentro la rete del vantaggio di testa. A pochi istanti dalla ne del tempo regolamentare anche la sostituzione dell’attaccante nigeriano per Petagna si è rivelata provvidenziale: al 100’, infatti, il triestino ha raddoppiato il vantaggio partenopeo approttandone di una ribattuta del portiere di casa su un tiro di Mertens. Nel frattempo, con l’espulsione di Ebuhei (protagonista di uno scontro
con l’arbitro che sicuramente ha contribuito ad allungare il tempo di recupero così tanto) il Venezia era anche rimasto con un uomo in meno.
Certo è che riaprire così tanto i giochi a pochi giorni da un big match come quello contro l’Inter non può fare altro che alzare il morale, soprattutto in vista dei rientri di Anguissa e Koulibaly (fresco vincitore della Coppa d’Africa) che potrebbero dare un’ulteriore marcia in più alla squadra.
E anche se adesso la parola “scudetto” non sembra più così tanto un’utopia, forse è proprio questo il momento giusto per non pensarci e arontare ogni partita come se si trattasse di una nale: in questo modo la pressione dovrebbe farsi sentire meno, anche se spesso e volentieri sono i giocatori stessi ad esaltarsi per quest’obiettivo che almeno dalle parole di allenatore e presidente non sembrerebbe rientrare nei piani. D’altro canto, però, porsi dei limiti arrivati a questo punto della stagione signicherebbe non rischiare e quindi non provare nemmeno a sorare l’idea che tutto sommato “l’impresa” non è così impossibile. Ma l’importante è che nelle idee dei giocatori l’ipotesi sia ben radicata e che si cerchi di dare sempre il massimo per ottenere il miglior risultato possibile a prescindere da come andrà a nire questa stagione.
Intanto non bisogna dimenticare che questo mese, oltre al campionato, ripartirà anche l’Europa League con le due fondamentali sde contro il Barcellona che potrebbero essere considerate come una sorta di prova per capire quanto effettivamente questa squadra possa essere in grado di competere per qualcosa di importante e se tutto il lavoro che si sta facendo sulla mentalità stia funzionando o meno. Ma indubbiamente rispondere con una certa lucidità ad una tifoseria che per la maggior parte del tempo piuttosto che sostenere la propria squadra ha continuato ad intonare dei cori per denigrare gli avversari è sicuramente segno di una grande maturità, perché avere freddezza in questo contesto sotto la porta di un Venezia che comunque ha provato ad ostacolare gli azzurri come poteva non è da tutti, soprattutto considerando la rete giunta quasi allo scadere di un recupero da record.
Insomma, se con la quarta vittoria di la in campionato le premesse per consolidare questa striscia positiva di risultati ci sono tutte, dall’altro lato la squadra stessa dovrà continuare a dimostrare di essere in grado di conquistare ciò a cui ambisce indipendentemente da quale sia il suo reale obiettivo. In fondo, se sognare non costa nulla per certi altri versi è meglio rimanere comunque con i piedi ben ancorati alla realtà ed essere concreti per riuscire meglio a mettere in pratica le proprie idee. E forse potrebbe essere proprio questo mese di febbraio a mettere in chiaro quale sarà la direzione che gli azzurri prenderanno per portarla avanti per il resto della stagione.