Seconda vittoria in campionato per il Napoli di Spalletti all’esordio davanti ai suoi tifosi per questa stagione. Partendo con una formazione praticamente identica a quella schierata nella partita contro il Verona, gli azzurri hanno rifilato 4 gol ai neopromossi del Monza, collezionando quindi 9 reti complessive in due partite.
Già dal primo minuto i partenopei hanno fatto pressione sugli avversari per trovare il vantaggio, tant’è che all’11’ avrebbero potuto battere un rigore non concesso dal direttore di gara. A 10 minuti dalla fine del primo tempo, finalmente Kvaratskhelia ha segnato la sua prima rete davanti al pubblico napoletano con un tiro a giro imprendibile per Di Gregorio. E il raddoppio è arrivato nei minuti di recupero con Osimhen che ha sfruttato un assist di Anguissa per metterci la sua firma. All’inizio della seconda frazione di gioco, sono stati ancora Osimhen e Kvaratskhelia ad impensierire l’estremo difensore avversario con le loro giocate. Al 62’ infatti il georgiano è andato di nuovo a segno, trovando quindi la doppietta personale alla sua prima al Maradona. Solo qualche minuto dopo, il Monza ha accorciato le distanze con una rete di testa dell’ex Petagna, annullata dopo revisione al Var per un fallo in area su Rrahmani. Come se non bastasse, anche Kim Min-Jae ha voluto omaggiare il suo nuovo pubblico con la prima rete in Serie A, di testa e al 93’.
Quella di ieri è stata quindi una seconda prova molto convincente e sicuramente rassicurante in vista della prossima trasferta contro la Fiorentina, che potrebbe essere considerata già come un big match in cui gli azzurri dovranno mostrare ancora una volta le loro qualità. Nel frattempo però aver vinto le prime due partite con così tanto scarto rispetto agli avversari è segno che tutta la preparazione svolta quest’estate comincia a dare i suoi frutti fin da subito, lasciando pensare che durante questa stagione quindi non si potrà far altro che migliorare ulteriormente una base già buona. Anche se in teoria questi primi due test sono stati più “semplici”, nella pratica bisogna considerare che in passato sono state soprattutto squadre come quelle affrontate fin qui che sono riuscite a frenare un Napoli che avrebbe potuto puntare a traguardi più importanti. D’altra parte però non bisogna ancora illudersi né dare già troppo peso agli obiettivi da raggiungere alla fine di questa stagione: pensare partita dopo partita metterà forse meno pressione a questa squadra che ha comunque già dimostrato di avere molto potenziale.
Continua intanto anche a scatenarsi sul mercato la società azzurra che nel giro di una settimana ha ufficializzato tre nuovi acquisti: oltre all’argentino Simeone, sono approdati all’ombra del Vesuvio anche Giacomo Raspadori e Tanguy Ndombélé. A poco meno di 10 giorni dalla chiusura di questa sessione di calciomercato, l’unico tassello mancante a questa squadra sembrerebbe solo un portiere che potrebbe alternarsi con Meret o sostituirlo se quest’ultimo dovesse partire per un prestito. Al momento, tanto Kepa quanto Keylor Navas potrebbero vestire la maglia azzurra, visto che il problema per entrambi sarebbe trovare un accordo per un ingaggio che non pesi troppo sulle spalle del Napoli. Ma comunque vada, già adesso si potrebbe dire che quest’anno la società partenopea abbia più che soddisfatto le aspettative, riuscendo a coprire bene tutti i reparti anche con un po’ di anticipo rispetto alla fine del mercato. E mai come stavolta sembra chiaro il progetto che da quest’estate ha cominciato a essere messo in atto: basare il gioco su giovani di prospettiva, che possano essere “modellati” più facilmente per le tattiche e le idee dell’allenatore e che soprattutto abbiano tanta voglia di fare e mettersi in mostra. Almeno per il momento, questa strategia pare essere quella vincente, anche se c’è da considerare che da settembre prenderà il via pure la fase a gironi della Champions League, col Napoli che conoscerà le proprie avversarie il prossimo 25 agosto dopo il sorteggio di Istanbul.