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Finalmente Campioni!

06-05-2023 20:32

Maria Labanchi

Politica e Sindacato, Sport, Focus Territorio, Campionato, napoli, vittoria, Napoli Campione d'Italia,

Finalmente Campioni!

Finalmente Campioni in un'indimenticabile serata e con ben 5 giornate di anticipo il Napoli raggiunge il traguardo che mancava da 33 anni

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Ha avuto un gusto diverso dal solito il pareggio risultato finale della trasferta ad Udine di Spalletti ed i suoi. Sì, perché malgrado il solo punto conquistato, al triplice fischio del direttore di gara, ad esplodere in una grande festa non è stata solo la Dacia Arena, ma anche Napoli, il Maradona e tante altre città nel mondo. Un punto che finalmente ha avuto un sapore di rivalsa, per chi da anni scherniva una formazione che mancava l’obiettivo proprio quando quest’ultimo era ad un passo, contro chi credeva che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Ed invece, quest’ultimo turno infrasettimanale della stagione è riuscito a regalare ciò che una tifoseria intera aspettava come se fosse la notte di Capodanno, uno scudetto che dopo 33 anni di egemonia settentrionale è tornato finalmente al sud, ad opera di un toscano che era stato accolto in città non senza perplessità. Anche se nell’ultimo periodo il Napoli non era riuscito a brillare come era stato fino a poco più di un mese fa, i suoi sforzi sono stati ugualmente ripagati con ben 5 giornate di anticipo, a dimostrazione del fatto che questa supremazia così schiacciante è stata più che meritata. E proprio come nella stagione 86/87, per un’Argentina che vince il Mondiale c’è stato un Napoli campione, il tutto nel segno dell’indimenticabile Diego Armando Maradona. 

E indimenticabile è stata anche la serata dello stadio che porta il nome della leggenda del calcio, dove per l’occasione sono stati installati diversi maxischermi per agevolare l’eventuale svolgimento di una festa. In effetti, se già prima dell’inizio della partita non erano mancati cori, canti ed incitamenti, dal 51’ in poi, minuto della rete del pareggio segnata da Victor Osimhen, l’arena di Fuorigrotta si è trasformata in una vera e propria bolgia, quasi come se i giocatori azzurri non si vedessero attraverso degli schermi ma proprio davanti agli occhi di quei circa 60000 tifosi accorsi lì per sostenere la squadra del cuore, seppur a chilometri di distanza. Una bolgia che si è trasformata in un vero e proprio inferno (in senso assolutamente positivo) dopo che l’arbitro ha decretato la fine della sfida, perché finalmente il Napoli ce l’aveva fatta, ed improvvisamente quelle migliaia di voci sono diventate un tutt’uno per intonare una “O’surdato ‘nnammurato” che ha accompagnato lo sparo di fuochi artificiali tricolore sia dentro che fuori lo stadio, in un frastuono talmente potente da coprire anche il discorso di ringraziamento del presidente Aurelio De Laurentiis, rimasto a Napoli per celebrare l’eventuale ed attesissima vittoria del campionato tra i tifosi. 

Malgrado la squadra fosse lontana, i festeggiamenti sono andati avanti fino a tarda notte. O meglio ancora non si sono mai fermati, perché l’affetto dei tifosi è arrivato fino a Castel Volturno, dove il gruppo è rientrato dopo l’atterraggio all’aeroporto militare di Grazzanise (in via eccezionale, per evitare ulteriori congestioni del traffico napoletano) e continuerà ancora a manifestarsi domenica dopo la sfida contro la Fiorentina, continuando fino al 4 giugno, giorno in cui al momento sarebbe previsto lo svolgimento dell’ultima partita di questo campionato. 

Oltre a quella dello scudetto, c’è un’altra buona notizia che sicuramente non può far che piacere alla squadra in vista di queste ultime 5 giornate in cui, benché non ci sia più nulla da perdere, bisogna comunque tenere alti i ritmi, magari nell’ottica della preparazione per la prossima stagione: Matteo Politano ha infatti recuperato completamente dall’infortunio e sarà disponibile proprio a partire dalla partita contro la Fiorentina. Bisognerà invece attendere ancora un po’ per il rientro di Mario Rui, che sta ancora effettuando terapie a parte. E a questo punto comincia ad aprirsi anche il discorso permanenze e cessioni, perché ovviamente adesso diventa di fondamentale importanza blindare i fautori di questo pezzo di storia partenopea, nella speranza che eventi come questo possano ripetersi anche nell’immediato futuro, perché, per citare il patron azzurro nell’intervista post vittoria di giovedì scorso, questo scudetto sia “un punto di partenza e non di arrivo”.