Ha di nuovo stravinto il Napoli di Spalletti, che nel giro di una settimana ha rifilato ben dieci gol complessivi all’Ajax ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale con due turni d’anticipo, diventando al momento l’unica squadra italiana già sicura della partecipazione alla fase successiva.
A differenza della partita d’andata, gli azzurri sono passati per primi in vantaggio con una rete di testa di Lozano. Dodici minuti dopo, anche Raspadori ci ha messo la sua firma su assist di Kvaratskhelia. Alla ripresa, l’Ajax ha accorciato le distanze con Klaassen, ma dopo un momento iniziale di smarrimento la squadra di casa, complice anche il rientro di Osimhen che ha sostituito Raspadori, ha ricominciato a spingere con intensità. Dopo un paio di occasioni per il nigeriano partito però da fuorigioco, allo scoccare dell’ora di gioco gli azzurri hanno guadagnato un calcio di rigore per tocco di mano di Timber in area. Questa volta Osimhen ha ceduto il pallone a Kvaratskhelia, già protagonista del gol di Raspadori con un assist, che non ha sbagliato nemmeno dal dischetto regalando la terza rete ai suoi. Al 79’ anche il numero 9 napoletano è finalmente riuscito a sbloccarsi, colto ancora una volta in fuorigioco. Pochi minuti dopo, per un fallo di Juan Jesus in area, anche agli olandesi è stato concesso un calcio di rigore, che gli ha permesso di riaprire la partita. Ma ecco che nell’ultimo minuto di gioco regolamentare Osimhen ha trovato di nuovo la rete, dimostrando che nonostante l’assenza la fame di gol non è passata.
Ancora una volta, quindi, questa squadra ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli senza paura e ottenendo degli ottimi risultati nonostante gli avversari abbiano opposto maggiore resistenza rispetto alla partita d’andata. A questo punto sicuramente tutto quello che questo gruppo sta facendo non può essere solo frutto di situazioni fortuite, perché ottenere per la prima volta nella storia della squadra la qualificazione agli ottavi di Champions con due turni d’anticipo può solo significare che quest’ultima ha tanta voglia di crescere e continuare a fare bene per soddisfazione personale e per i tifosi. Ed uno dei punti più forti per questo Napoli sembra essere proprio il fatto di essere una “macchina macina gol”, non puntando però sul solo attacco ma su chiunque riesca ad andare in porta. Forse il segreto che sta dietro ad una squadra rinnovata non solo nei volti ma pure nel carattere è proprio l’assenza di egoismo da parte dei suoi componenti, come dimostrato per esempio anche dal fatto che Osimhen abbia ceduto il posto a Kvaratskhelia nella battuta del rigore o che lo stesso georgiano, nella scorsa partita di campionato, abbia servito a Lozano un assist che lo ha portato al gol malgrado la possibilità che aveva di calciare dalla sua posizione.
E una squadra che ha così tanto entusiasmo sul campo non può far altro che trasmetterlo anche a chi la supporta, creando così un ambiente sereno per tutti che certamente è un po’ venuto a mancare negli ultimi anni. La cosa positiva è che forse per la prima volta questo entusiasmo non sta sconfinando nell’illusione di poter arrivare a qualcosa che al momento è ancora molto lontana, o perlomeno non si parla apertamente di nessun obiettivo ma si cerca di lavorare a testa bassa e con quell’umiltà che prima o poi dovrà essere premiata. Intanto rimangono ancora due partite per completare la fase a gironi, tra cui l’attesissimo ritorno con il Liverpool che potrebbe ancora tentare l’assalto al primo posto del girone per assicurarsi di evitare le prime classificate degli altri gironi.
A questo punto, ciò che tutti si augurano è che questo Napoli dei record, non solo bello da vedere ma anche produttivo, continui ad avere questo rendimento che fino a qualche mese fa poteva sembrare da sogno. Perché se la squadra ci crede, è inevitabile che prima o poi anche la piazza attorno ad essa comincerà a farlo…