facebook
instagram
twitter
whatsapp

@2022 Orizzonte39.it

Orizzonte39

​Testata libera senza alcun finanziamento pubblico

Direttore Responsabile: Edoardo Barra

Notiziario di attualità e approfondimenti

[09-05-2023 18:18] Napoli-Fiorentina, è qui la festa? Maria Labanchi [27-05-2023 09:23] Napoli-Inter: la carica dei 101 Maria Labanchi [17-05-2023 11:30] Monza-Napoli: sconfitta “senza pensieri” Maria Labanchi [06-05-2023 20:32] Finalmente Campioni! Maria Labanchi [20-04-2023 22:27] Napoli-Milan: quando la bravura non basta Maria Labanchi [10-04-2023 09:50] Lecce-Napoli: ci pensa il capitano Maria Labanchi

Chi ha paura del lupo?

14-10-2022 18:27

Edoardo Barra

Politica e Sindacato, Attualità, Governo, Parlamento, Meloni, Maggioranza,

Il tentativo di far apparire questa maggioranza come un rischio per la nazione ha come ragione il terrore che possa far bene...

Nelle favole di un tempo e nei racconti più recenti sono due le strade per il lupo. O era malvagio e quindi destinato a una brutta fine o si palesava buono e inaspettatamente altruista. In ogni caso, la terminologia rimane la stessa e il povero animale, sia in un senso che nell’altro, lo si definiva - almeno in partenza - cattivo.

Una premessa che, fatte le debite differenze, pare essere aderente alla realtà politica del momento. Chiaramente ci riferiamo al nostro Paese che in queste ore sta osservando come le forze parlamentari stanno “ricostruendo” equilibri cercando, a chi compete, di dare una guida alla nazione.

Ma la gente italica sta assistendo ad un’altra esibizione, quella di tentare di far apparire la nuova leader (Premier in pectore) e tutta la struttura d’indirizzo che si sta disegnando con la nuova maggioranza come il peggio del peggio, il nemico numero uno della civiltà, il peggiore lupo cattivo che potesse capitarci. E su questo, dobbiamo ammetterlo, si stanno consumando fiumi di inchiostro, innumerevoli parole e palesate preoccupazioni tali che neanche un meteorite che sta per colpire il Paese produrrebbe.

Ma che senso ha tutto ciò? Qual è la profonda paura che sta muovendo taluni media, osservatori e pseudopolitici nel descrivere questa ipotetica sciagura che si sarebbe abbattuta sulle nostre teste? Su cosa si fonde tanto “illuminato” allarmismo? Perché, mentre noi gente comune abbiamo indicato una strada, gran parte di quel che si è sempre ritenuto gotha dell’intelligenza nostrana sta mostrando tanto malessere?

La risposta, a mio avviso, è una sola: paura! Sì, paura che questa lupacchiotta romana, invece che mostrare i denti e azzannare bambini, riesca veramente a creare una squadra che ridia la speranza al Paese e ricostruisca una nazione degna di tale nome. Che cancelli, con fatica ma anche con determinazione, anni e anni di malapolitica che hanno relegato la gente comune in angoli angusti della realtà. Un tentativo che se riesce cancellerebbe tutte le premonizioni fatte e, soprattutto, ridarebbe dignità alla gente e alla nazione. Un rischio enorme per chi ha goduto, dall’alto della propria spocchia, di tutti i favori derivanti dal “fate come vi dico, ma non fate come faccio”.

Appare chiaro che il cammino non sarà facile. Ci saranno ostacoli determinati da mille variabili e da errori strategici che anche vecchi leoni possono commettere. L’importante adesso è mantenere la barra dritta e non lasciarsi andare esclusivamente a logiche di manuale Cencelli o di mero interesse di parte. Nessuno, neanche lontanamente, sogna che ci siano Santi atterrati in Parlamento, ma sicuramente occorrerà dare una serie di segnali per avere il Paese con sé.

Adesso è il momento di disegnare un esecutivo che realmente si possa definire d’alto profilo ma ancor più importante è che sia un governo che guardi alle esigenze della propria gente e si renda artefice di un processo che veda in primo piano il lavoro, la famiglia e tutti quei valori che possano rendere ancora credibile la politica. E poi, nessuno dimentichi, ne da un lato e nemmeno dall’altro, che in ballo è il bene del Paese e questo non può essere più contrabbandato con un po’ di potere e qualche poltrona di comodo.