Ha chiuso il girone di andata di Serie A a quota 50 punti il Napoli di Spalletti, che ha conquistato la vittoria a Salerno dopo la prestazione non brillantissima di martedì scorso in Coppa Italia contro la Cremonese.
E, tornato titolare, Osimhen non ha tardato a far avvertire la propria presenza agli avversari, impensierendo Ochoa in più occasioni fino ad arrivare a superarlo al 34’ da posizione di fuorigioco. A conquistare effettivamente il vantaggio con un destro è stato Di Lorenzo negli ultimi secondi di recupero del primo tempo.
A tre minuti dalla ripresa, Osimhen è finalmente riuscito a trovare la conclusione personale. E protagonista della serata è stato anche Meret che con una super parata su Piatek ha non solo mantenuto la propria porta inviolata ma ha anche permesso ai suoi di gestire il gioco (con una percentuale di possesso palla che si è aggirata attorno al 75%) in maniera più serena.
Se chiudere un girone con 50 punti sui 57 disponibili, al termine di una settimana intensa come questa, non potrebbe far altro che far rivolgere ancora di più il pensiero a quella parola, subito Spalletti in conferenza stampa post partita ha dichiarato che adesso di punti bisogna farne altri 50, altrimenti si rischia di concedere più spazio ad altre squadre che potrebbero facilmente recuperare terreno. E in un’altra intervista ha affermato che per lo scudetto i suoi non dovranno disperdere le possibilità che hanno, restando “umili e tranquilli”. Effettivamente potrebbe essere questa la chiave di volta di questo Napoli che più che mai appare maturo e pronto ad affrontare qualsiasi situazione, come se sapesse sempre come uscirne anche quando gli avversari concedono poco spazio.
E a farlo apparire ancora più forte dal punto di vista mentale è stato anche il fatto che gli azzurri siano riusciti a vincere nonostante l’assenza di sostegno da parte dei propri tifosi, a cui è stata vietata la trasferta dopo gli scontri con i romanisti prima di Napoli-Sampdoria. Per quanto la vicenda resti ancora poco chiara, sicuramente il fatto che a pagare siano migliaia di persone che seguono semplicemente una passione senza cattive intenzioni solo perché gruppi di teppisti, che a questo punto non potrebbero nemmeno essere definiti tifosi, decidono di scontrarsi penalizzando anche gli altri, appare surreale. E ancora più surreali sono stati i cori rivolti dai tifosi di casa ai partenopei, soprattutto considerando la vicinanza geografica delle due squadre: finché si rimane nello sfottò, tutto è ammesso, ma che ancora si sentano cori come “Odio Napoli” e che tutto ciò passi nuovamente inosservato sembra ancora più ridicolo.
Nel frattempo, sembra essere definitivamente esclusa dalla corsa scudetto la Juventus, che pochi giorni fa è stata penalizzata con la sottrazione di 15 punti per falso in bilancio. Insomma, se quest’anno più che mai sembrano esserci tutti i presupposti perché finalmente alla fine della stagione si riescano a raggiungere risultati importanti, a questo punto si può dire che sarà solo ed esclusivamente il Napoli, attraverso le sue prestazioni, a determinare il proprio destino. Ma resta inevitabile pensare che, anche se parzialmente, sembra che giustizia sia stata fatta non solo per i partenopei, ma per tutte le squadre che negli anni hanno sempre rispettato i regolamenti in campo e fuori anche quando fattori non indifferenti come il Covid hanno gravato sulle loro spalle.
In ogni caso, gli azzurri si godranno adesso un po’ di riposo fino a martedì, quando riprenderanno ad allenarsi in vista del big match di domenica prossima contro la Roma. E almeno fino a metà febbraio il calendario dovrebbe dargli la possibilità di preparare con la massima concentrazione tutte le partite, poiché si ritornerà a giocare una volta a settimana fino alla sfida di Francoforte valevole per gli ottavi di finale di Champions League, in programma il prossimo 21 febbraio.
